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Farina di caffè, per il risparmio alimentare

Il caffè proviene solo dai semi del frutto, che successivamente viene scartato.

L’idea è di produrre farina dai frutti del caffè e creare un prodotto nutriente, senza glutine e sostenibile, per combattere lo spreco con il risparmio alimentare.

La bevanda calda con la caffeina proviene solo dal seme di una drupa (ossia un frutto carnoso con un nocciolo contenente uno o due semi). Il piccolo frutto rosso della pianta di caffè è una via di mezzo tra una ciliegia ed un mirtillo ed ha due semi ovali al suo interno. Solo questi servono per produrre il caffè.

Si usano le drupe, considerate un rifiuto, per produrre farina di caffè. Dopo il lavaggio, si selezionano, si asciugano e si macinano per creare un prodotto a sé stante.

Nonostante assomigli a caffè macinato, la farina di caffè ha un sapore floreale, più simile al cioccolato che all’espresso.

Ha proprietà nutritive eccellenti: contiene fibre, ferro, potassio (più della banana), proteine e antiossidanti. È senza glutine per celiaci ed è vegana.

Ideale per ricette di dolci, salse, pasta o nei cocktail.

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